
di Enza Plotino
“I have a dream” (che a casa nostra è diventato “I have a drink come dice Cuffaro). Cos’è questo “nazionalismo occidentale” che la Premier, da un po’ di tempo, sogna e sbandiera ogni volta che parla con Trump? Non riusciamo a capire bene il disegno che c’è dietro questa formula con cui Meloni, donna scafata in strategie politiche, si barcamena tra i suoi amici sodali di estrema destra e i conservatori europei, per definire il perimetro del suo ruolo. Riteniamo che, attraverso i servigi resi al suprematista bianco americano voglia diventarne la testa d’ariete per “allargare” il nazionalismo italico al resto dell’Europa. Vuole costruire una civiltà occidentale, “più grande di prima” come si è augurata, con l’aiuto del padrone americano, che abbia i confini dell’Europa e lei alla testa. Una “nazione occidentale” di razza bianca (suprematista bianca nel profondo), in cui pochi ricchi e potenti regnano su un popolo bue, reso debole dai salari da fame, da una giustizia repressiva, da messaggi minacciosi e dalla morte della stampa libera a scapito di un sistema di fake news opportunity per mantenere vive paure e pericoli. Questo è il disegno. Ma le serve un appoggio potentissimo con cui provare la scalata all’Europa. E qui entra in gioco Trump che vuole un “libero” sistema di concessioni e che nell’ultimo colloquio ha stabilito anche, che “non basta”: un baciaculo molto caro per l’Italia, che rischia di mettere in ginocchio un intero Paese (gas carissimo, armamenti anche nucleari e obblighi sotto forma di accordi) per le ambizioni autoritarie della Premier. Siamo certi che questo disegno eversivo, che puzza di regime plutocratico, un “governo dei ricchi”, manipolatore della volontà popolare, non potrà fare molta strada poiché la cultura occidentale, quella del ‘900 dei diritti, delle uguaglianze, della giustizia sociale, del benessere per tutti e della cultura della conoscenza e del sapere è dotata di anticorpi culturali, politici e sociali, anche se oggi sono indeboliti e frastornati dalla propaganda di regime. Una domanda sorge spontanea per la Premier Meloni: è certa che le basti l’appoggio (a costi elevatissimi) di Trump contro i suoi sodali europei di estrema destra, nazionalisti di casa nostra che, è certo, avranno gli stessi suoi obiettivi, ma che si vedono alla testa, ognuno più sovranista dell’altro, del disegno aggressivo di conquista dell’Europa? Svegliamoci!
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