3 Maggio 2024

Sembrava una contesa dalla fine scontata: la burocrazia istituzionale, vorace, arrogante, con, dalla
sua, il potere di leggi, ordinamenti e regole che si possono “aggiustare” a seconda delle
interpretazioni, contro un giovane pescatore, un po’ scanzonato, che si era messo in testa l’idea di
fare impresa! Un allevamento di ostriche laddove il nonno del nonno le raccoglieva direttamente
dallo scoglio. Pietro, così si chiama il nostro giovane pescatore, non perde tempo, si adopera per
presentare tutto il malloppo di carte necessarie ad esaudire il suo desiderio, ma ecco il primo,
unico, invalicabile scoglio: quello della burocrazia del Parco dell’Arcipelago, mista a invidie,
“rosicamenti” e il tentativo, riuscito fino ad oggi, di smontare con l’arma dei “vincoli” l’impresa, e
fiaccare la pazienza e la disponibilità di risorse di Pietro.

Pratica rigettata in un batti baleno, senza risposte e senza appello.

Solo un balbettio di presunti impedimenti legati a strettoie e tutele. E’
sempre lo stesso Ente parco che è in prima fila quando si tratta di partecipare, o anche promuovere
ambiziosi convegni in cui si discetta di progetti roboanti, di ricerche e tesi, che rimarranno sulla
carta o in qualche cassetto dell’Ente. Tutto lontano mille miglia dalla realtà maddalenina. La stessa
realtà dove latitano la gestione dei flussi, il controllo e vigilanza delle aree più fragili, la messa in
sicurezza delle vaste aree di mare “protetto” del Parco e non c’è ombra di protezione di flora e di
fauna marina per preservarle dall’impatto incontrollato di barche e persone. Ma le ostriche di
Pietro Aversano, quelle proprio no! Purtroppo non si è fatto i conti con la tigna che contraddistingue
il nostro amico pescatore che vuole farsi imprenditore: la tigna ma anche una serie di conoscenze
che gli permette di intraprendere una vera e propria battaglia, nella quale ha l’appoggio di pochi e
l’avversione di molti, anche del suo credo politico di riferimento. In un mondo che si riempie la
bocca della parola giovani, non c’è niente che li aiuti quando hanno voglia di fare. C’è tutto un
muro di vecchi e nuovi pregiudizi, di teorie ammuffite, di pura invidia dei vecchi verso i giovani che
li porta a spezzare ogni ala che accenna a prendere il volo.
i. Ebbene, quel finale scontato è stato ribaltato soprattutto dalla caparbietà e dalla convinzione di
essere nel giusto, di questo giovane imprenditore che vuole costruire un suo futuro nelle acque dell’Arcipelago. E che oggi può iniziare a sognare.

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