29 Aprile 2024

Una risata “amara” ci seppellirà. Un Parco nazionale, quello dell’Arcipelago de La Maddalena, decapitato dei suoi organi politici rappresentativi e dunque un Ente in stallo, dove si annunciano tempi lunghi e complessi per una ridefinizione degli organismi politici di vertice, diventa un caso di scuola sul nuovo indirizzo che la destra vuole dare alle politiche ambientali e alle istituzioni di tutela delle aree protette del territorio nazionale. Farle andare avanti, come nulla fosse, ed anzi, far dire irritualmente ai direttori ciò che “tranquillamente” ha detto il direttore del Parco medesimo ad un giornalista dell’Unione Sarda: che l’organo politico manca, ma che “l’Ente non è in stallo”. Il direttore, o chi per lui, si è sentito piccato dalle proteste delle opposizioni di Maddalena che hanno puntato il dito sulla mancanza a tutt’oggi dei vertici politici del Parco ed ha fatto una cosa che non solo eccede le sue prerogative di organo di gestione e non politico, ma che evidenzia il disegno che la destra si accinge a dispiegare ovvero il direttore ha voluto rispondere alle critiche delle opposizioni, ed ha dichiarato pubblicamente e bellamente che il Parco può fare a meno dell’indirizzo politico e di chi lo deve dare: Presidente e Consiglio direttivo, perché c’è lui a presidiarlo e a portare avanti l’Ente finché il Ministro deciderà il nome del nuovo commissario (aggiungo io). Non è decapitato, “come sembrerebbe essere da alcune dichiarazioni, perché siamo lì a lavorare tutti i giorni, a portare avanti tutta una serie di attività e di progetti”. “Sembrerebbe”, dichiara il direttore. Senza rendersi conto che la sua dichiarazione contravviene ad una legge dello stato, la legge 394 che NON prevede che un Ente parco possa operare legittimamente senza gli organismi di vertice: Presidente e Consiglio Direttivo. E se questi non sono stati ancora nominati va dato ad un Commissario Straordinario il compito di portare avanti la barra dell’Ente, e a nessun altro al posto di……

E’ uno Stato d’anarchia istituzionale quella che appare, dove ognuno si fa le sue regole ed anzi, le strombazza come nulla fosse. Alla faccia delle leggi!

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